L'infaticabile ricercatrice di fantasia popolare
Alla vigilia del concerto per il suo nuovo album, il 3 aprile 2017 all’auditorium Parco della Musica di Roma, Giovanna Marini dialoga con il presidente della Banda della Scuola popolare di musica di Testaccio con cui, insieme al Coro, ha realizzato il suo ultimo capolavoro.
di Simone Masi
intervista pubblicata sulla rivista Left N.13 - 1 aprile 2017
Giovanna Marini ha appena compiuto ottant’anni. Ma nel suo lavoro di musicista, studiosa, insegnante è infaticabile. Si è diplomata in chitarra classica ma poi ha scoperto la potenza del canto e della musica popolare e oggi, oltre ad essere compositrice e cantautrice, rappresenta una delle figure più importanti nello studio, nella ricerca e nell’esecuzione della tradizione musicale popolare italiana. Alla vigilia del concerto di presentazione del suo nuovo album realizzato con il Coro e con la Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio che si è tenuto il 3 aprile 2017 all’auditorium Parco della Musica di Roma, si concede a una lunga chiacchierata.
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Il mio viaggio musicale con “L’altra Banda” (di Beatrice Gargano)
La Banda all'ospedale S. Giovanni di Roma
Beatrice Gargano, 24 maggio 2016
Sono all’interno del complesso ex – mattatoio di Testaccio nella vecchia Roma.
La sala prove è gremita di musicisti. Qualcuno strofina il proprio sassofono, altri sistemano l’ancia del clarinetto, una flautista arriva un po’ affannata, tira fuori il flauto e vi soffia dentro quasi per accertarsi che sia tutto a posto; le trombe sono già in posizione e pigiano silenziosamente sui pistoni, il basso tuba chiude le fila e sta lì in attesa, abbracciato al suo strumento come se fossero un tutt’uno.
Qualcuno arriva alla spicciolata e si accomoda davanti al leggio. In fondo si posiziona il glockenspiel.
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