Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio

Lettere da Roma

Lettere da Roma

Tre protagonisti si raccontano, dagli anni ’70 ai giorni nostri: una banda, un ragazzo e una città

 

Lo spettacolo di teatro musicale “Lettere da Roma” coinvolge i musicisti della Banda, guidati dal M° Silverio Cortesi, su testi di Franco Moretti ed una voce narrante, su quarant’anni di storia della “Banda di Testaccio”, ed insieme della città di Roma, distillati nell’epistolario di un ragazzo siciliano che si trasferisce a Roma in cerca di fortuna negli anni ’70, e intreccia il proprio cammino esistenziale e musicale con quello della Banda e con le vicende sociali, politiche e culturali che investono la capitale, e in cui anche gran parte del pubblico si ritrova, per averle vissute. Si tratta perciò di una proposta di alta qualità emotiva ed artistica in cui si fondono racconto, poesia, musica e canto. E nella quale è principalmente la città di Roma, con la sua capacità di accogliere e di integrare, ad essere protagonista.

LO SPETTACOLO

Una banda formata da una quarantina di elementi ed una voce narrante si alternano, duettano, si rincorrono e ci raccontano, ognuna a modo suo, la vita di un ragazzo che sul finire degli anni ’70 giunge a Roma, provenendo dal Sud Italia. Il narratore legge alcune lettere che il protagonista, nell’arco di quasi quaranta anni, scrive al suo più caro amico, anche lui musicista, rimasto al paese; attraverso questa comunicazione amicale e segnata dalla comune passione per la musica, il pubblico ha modo di seguire i fatti principali della vita del protagonista, condividerne le prime difficoltà di inserimento in un ambiente per lui nuovo, è partecipe delle sue piccole conquiste, ma anche della sua profonda nostalgia per la terra di origine. Spesso la sua vita si intreccia con le vicende della banda e con alcuni avvenimenti della recente storia di Roma.

Nella scelta dei brani la banda partecipa alla narrazione facendo da contrappunto alle lettere in vari modi: in alcuni casi è chiamata direttamente in causa dal testo che viene letto, in altri interpreta con la propria sensibilità quanto espresso a parole.

LA STORIA

Giovanni nel 1977 si sposta aRoma dalla lontanissima Sicilia per studiare, per crearsi un futuro. A diciotto anni lascia il suo paese, la famiglia, un primo amore, e anche il suo più caro amico che, come lui, suona nella banda del paese. A lui, come ad un fratello cui non è toccato in sorte di partire, Giovanni scrive delle sue piccole conquiste nella metropoli, ma anche dei momenti di sconforto e della grande nostalgia che lo accompagna. Di questo carteggio, che immaginiamo numeroso, sono state scelte una dozzina di lettere: attraverso queste osserviamo la nuova vita di Giovanni dipanarsi tra altre amicizie, una nuova banda musicale e nuovi affetti familiari sullo sfondo di alcune vicende accadute a Roma negli ultimi 40 anni.

LE MUSICHE

Durante lo spettacolo vengono eseguiti, in maniera più o meno estesa, i seguenti brani:

L’ORGANICO

La Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio nasce nel febbraio del 1977, su iniziativa di Tommaso Vittorini, come laboratorio musicale d’insieme di fiati e percussioni ma anche, fin dall’inizio, come organico in grado di portare nelle piazze, nelle manifestazioni, negli eventi culturali della città, lo spirito che informava l’opera della Scuola Popolare di Musica di Testaccio. Nella sua storia vanta, tra le tante, collaborazioni artistiche con Giovanna Marini, Francesco Di Giacomo, Neri Marcorè, Alvin Curran, Cosimo Cinieri, Pippo Del Bono. Per la sua partecipazione alle manifestazioni per la ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia è stata riconosciuta nel 2011 “Banda di Interesse Nazionale”. Formazione atipica nel suo genere è in grado di offrire un programma musicale che affianca ritmi sud-americani a brani di musica jazz, musica leggera, “etnica” e classica nonché brani originali scritti appositamente per questo gruppo.